Mascherine protettive: presente e futuro
Le mascherine protettive saranno molto probabilmente di diffuso utilizzo anche al termine di questa emergenza e del lockdown: viaggi in aereo, spesa al supermarket, manifestazioni sportive…
Di pari passo con un utilizzo più abituale delle mascherine anche le modalità produttive dovranno tenerne conto.
Si dovrà, come già anticipato da alcuni brand di punta sportivi e fashion, produrre mascherine costruite con tessuti che abbiano i seguenti requisiti:
• comfort
• aspetto gradevole: stampato o in tinta unita
• finish impermeabilizzante
• trattamento di sterilizzazione e sanificazione
Quali sono i modelli di mascherine protettive?
• Mascherine protettive non medicali: possono essere fabbricate e commercializzate senza autorizzazione.
All’interno di questo segmento ne possiamo incontrare di due tipi:
– Coprimascherina di tessuto: con tessuti in tinta unita o stampati, con contenuto fashion;
– Mascherine riutilizzabili con contenuto tecnico: sono eseguite con più strati di tessuti di poliestere, indemagliabili, a maglia o in TNT. Per dargli maggiore efficacia i tessuti vengono sanificati ed impermeabilizzati. All’interno vengono posti TNT;
• Mascherine protettive medicali:
– Devono essere certificate;
– Mascherine chirurgiche;
– Mascherine filtranti con diversi gradi da FFP1 a FFP3 , quest’ultima col massimo potere filtrante;
Come sanificare ed impermeabilizzare i tessuti?
E’ molto semplice, Mimaki, come sempre, ha la soluzione per voi.
Con la nostra TR300C, una macchina installabile, in poco spazio, in qualsiasi ambiente di lavoro, senza necessità di nessuna climatizzazione.
La TR300C è una macchina roll to roll, che lavora in continuo i rotoli di tessuto, senza supervisione di operatori. Si inserisce il tessuto da un lato, questo poi passa in una foularda impregnandosi dei prodotti chimici prescelti, per poi passare da un cilindro spremitore ed infine per un asciugatoio e riarrotolarsi ancora in rotolo. Il tutto in uno spazio di 4 metri quadri.
Che prodotti si possono utilizzare per la sanificazione?
Basta disciogliere con acqua prodotti disinfettanti contro formazioni fungine, batteriche e virus tra i quali:
• Acido Salicilico
• candeggina
Che prodotti si possono utilizzare per l’impermeabilizzazione?
Basta disciogliere con acqua prodotti a base di silicone.
Posso stampare tessuti impermeabilizzati?
Sì, si può tranquillamente stampare con la tecnica di sublimazione transfer dei plotter Mimaki.
Posso certificare le mie mascherine produttive una volta eseguiti questi trattamenti?
No, le certificazioni vanno richieste dal produttore delle mascherine e comunque i finissaggi, importanti per realizzare un articolo di maggiore qualità e con maggior valore aggiunto, sono solo una parte dei fattori necessari per la certificazione del prodotto.
Ci sono finanziamenti statali per la produzione di mascherine?
L’agevolazione introdotta dal Decreto “Cura Italia” per gli incentivi per la produzione di mascherine, camici, tute e altri dispositivi prevede quanto segue:
• accesso a un mutuo agevolato a tasso zero a copertura del 75% del programma di spesa, rimborsabile in 7 anni per tutte le imprese (escluso P.IVA e ditte individuali);
• Si ha diritto agli incentivi per progetti di investimento da 200.000 euro a 2 milioni di euro con i seguenti obiettivi:
– Ampliamento dell’attività per la produzione di dispositivi medici e/o di dispositivi di protezione individuale;
– riconversione dell’attività.
• Esiste un un meccanismo di premialità in base alla tempestività dell’intervento. Il mutuo agevolato si trasforma in fondo perduto nella misura che segue:
– 100% se l’investimento si completa entro 15 giorni;
– 50% se l’investimento si completa entro 30 giorni;
– 25% se l’investimento si completa entro 60 giorni.