Sono numerose le aziende – in Italia e all’estero – ad avere deciso di riconvertire la produzione per contribuire ad affrontare l’emergenza COVID-19. Nel settore tessile, in particolare, molti fornitori di servizi di stampa hanno avviato la produzione di mascherine e dispositivi di protezione facciale, attualmente difficili da reperire nel nostro Paese.
Affinché le mascherine – sia ad uso medicale, sia ad uso non medicale – possano garantire protezione ed essere, allo stesso tempo, compatibili con l’utilizzo a contatto con il viso, è importante assicurarsi che i tessuti utilizzati abbiano delle caratteristiche tecniche specifiche. Spesso si ricorre a più strati di tessuti differenti – tra i quali poliestere, tessuti indemagliabili, tessuti a maglia e tessuto non tessuto (TNT). Due sono le proprietà fondamentali al fine di raggiungere la massima efficacia funzionale e protettiva: i materiali devono essere impermeabili e sterilizzati.
La tecnologia di Mimaki viene incontro a queste specifiche esigenze, con una soluzione particolarmente efficace per la preparazione dei tessuti.
L’unità di pre-trattamento TR300-1850C è destinata alla preparazione del tessuto per la stampa a getto di inchiostro e oggi, modificando gli agenti chimici del processo, consente di lavorare il tessuto necessario per la protezione del viso.
“Una preparazione idonea dei tessuti è essenziale per la produzione di mascherine, tuttavia al momento costituisce uno degli aspetti più critici del processo per gli operatori del settore tessile”, spiega Marco Vanzini, direttore vendite di Mimaki Bompan Textile. “Sviluppato per lavorare i tessuti prima della stampa inkjet, il coater TR300-1850C di Mimaki si dimostra idoneo per sottoporre i materiali destinati alle mascherine a specifici trattamenti che ne assicurino la sterilizzazione e l’impermeabilità”.
Parte della Serie TR, una innovativa gamma di sistemi di pre- e post-trattamento sviluppata da Mimaki, il coater digitale TR300-1850C è caratterizzato da un design compatto, che ne permette l’installazione in ogni tipo di ambiente di produzione. Di semplice utilizzo, questa unità roll-to-roll consente di applicare facilmente il coating: una volta inserito, il tessuto passa in una foularda e qui si impregna dei prodotti chimici prescelti, mentre nelle fasi successive attraversa un cilindro spremitore e un asciugatoio, per essere riavvolto in un rotolo.
Utilizzando il coater per far fronte all’emergenza mascherine, è possibile ottenere la sanificazione del tessuto disciogliendo con acqua prodotti disinfettanti contro formazioni fungine, batteriche e virus, come ad esempio acido salicilico e candeggina. Per quanto riguarda l’impermeabilizzazione del materiale, è possibile ottenerla disciogliendo con acqua prodotti a base di silicone.
“Siamo convinti del potenziale di questa soluzione, non solo nel contribuire a ottimizzare la produzione di mascherine oggi, ma anche nell’aiutarci a guardare con ottimismo – e un po’ di leggerezza – alle fasi successive. Ormai è chiaro che mascherine e dispositivi di protezione facciale faranno parte della nostra quotidianità anche dopo la fase più acuta dell’emergenza COVID-19, in quella che viene definita fase 2. Per questo, sarà importante farsi trovare pronti e modificare le proprie modalità produttive per offrire accessori funzionali, ma anche piacevoli da indossare”, aggiunge Marco Vanzini. “Se il coater TR300-1850C consente di sanificare i materiali, i tessuti pre-trattati potranno essere decorati e personalizzati con i plotter di stampa a sublimazione transfer di Mimaki. E questo consentirà di rispondere alle richieste di accessori trendy che arriveranno dal mercato”.