Foderame made in Italy a valore aggiunto con la stampa digitale di Mimaki

Specializzata nella produzione di fodere e tessuti made in Italy, l’italiana Gi.Tessil Foderami ha fatto della qualità dei prodotti e del servizio la propria caratteristica distintiva. Puntando sull’utilizzo di tecnologie avanzate e materie prime sostenibili, l’azienda è riuscita ad affermarsi come uno dei principali fornitori di fodere in jacquard a livello europeo e vanta clienti del calibro di Armani e Max Mara. A questa realtà consolidata, altamente competitiva e attenta a mantenersi al passo con l’evoluzione del mercato mancava un ultimo tassello per completare il ciclo produttivo e fare il salto di qualità rispetto alla concorrenza: la personalizzazione del foderame, realizzata in house. Un gap che il management di Gi.Tessil Foderami ha riempito investendo nella stampante tessile digitale Mimaki TX300P-1800B.

Evoluzione di un’azienda

Azienda a conduzione familiare – con oltre sessant’anni di storia alle spalle e giunta alla terza generazione alla sua guida – Gi.Tessil Foderami si è specializzata nella produzione di fodere lisce e in jacquard. “Siamo partiti come realtà attiva sul territorio nazionale e con un portfolio di prodotti molto semplice – composto prevalentemente da fodere lisce – e siamo arrivati a essere un’azienda dalla portata europea e forte di un’ampia offerta di prodotti con lavorazioni complesse – stretch, stampati e jacquard”, racconta Paolo Giamberini, proprietario e CEO dell’azienda. Con una rete di vendita potenziata negli anni, Gi.Tessil Foderami è attualmente operativa in quasi tutta Europa, con una presenza importante in Germania, Francia, Europa settentrionale e orientale. Altra colonna portante della vision aziendale, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Con un portfolio di prodotti certificati OEKO-TEX®, Gi.Tessil Foderami ha ottenuto anche la certificazione FSC ed è licenziataria del marchio Seaqual, e porta avanti un percorso interno di ricerca e sperimentazione su materiali riciclabili, tra cui poliestere, sughero e carta.

Jacquard e stampa digitale, un mix tecnologico a valore aggiunto

Dal punto di vista produttivo, a segnare una prima, importante svolta nella storia di Gi.Tessil Foderami fu la decisione di puntare sulla tecnologia jacquard quale ambito di specializzazione: forte di un parco macchine che attualmente conta 28 telai jacquard, l’azienda è nota per la qualità delle proprie fodere in jacquard, un prodotto a grande valore aggiunto rispetto alle fodere di base. Inoltre, per rispondere alle esigenze in continua evoluzione del mercato di riferimento – quello dei confezionisti del settore dell’abbigliamento donna e uomo – Gi.Tessil Foderami ha investito nel tempo per migliorare il servizio, che è oggi affermato per qualità, tempestività e puntualità.

Recentemente, sulla spinta di una vision aziendale orientata a sperimentare le tecnologie più innovative per mantenere e implemetare i propri standard elevati, il management ha deciso di compiere un ulteriore passo in avanti e investire nella stampa tessile digitale. “Lavorando con la tecnologia jacquard, disegni e varianti hanno sempre fatto parte del nostro lavoro. Con l’aumento della richiesta di personalizzazione abbiamo capito che era arrivato il momento di varcare una nuova frontiera”, spiega Giamberini. “Siamo una tessitura e fino a un anno e mezzo fa non avevamo alcuna esperienza nella stampa. Per soddisfare le esigenze di stampa dei nostri clienti, utilizzavamo fornitori esterni – tuttavia questo aveva un impatto sui tempi di consegna e, di conseguenza, sul servizio. Per questo, abbiamo deciso di portarci la tecnologia in casa e integrarla al processo produttivo”.

Dopo avere valutato una serie di sistemi di stampa digitale disponibili sul mercato, il management ha scelto la TX300P-1800B di Mimaki, una soluzione per la stampa diretta su tessuto, dotata di alimentazione a tappeto ed equipaggiata con inchiostri a pigmento, acquistata presso Mimaki Bompan Textile.

Installata nell’estate 2019, la stampante di Mimaki è oggi un tassello strategico del processo produttivo di Gi.Tessil Foderami. L’azienda utilizza la TX300P-1800B per realizzare campionature e piccole produzioni – da poche centinaia di metri alla personalizzazione estrema di capi unici (5-10 metri). Molti clienti forniscono i propri disegni, ma Gi.Tessil Foderami ha preparato un proprio book, con un centinaio di proposte su basi diverse, a disposizione degli interlocutori dell’azienda.

Tra i motivi della scelta della TX300P-1800B, la semplicità di utilizzo, la velocità di stampa, la flessibilità applicativa e la qualità di stampa – per alcuni ordini l’azienda è in grado di stampare e consegnare il prodotto finito nell’arco di ventiquattro ore. Tali caratteristiche hanno consentito a Gi.Tessil Foderami di proporsi come interlocutore unico per tutto ciò che riguarda la fornitura di foderame, acquisendo un importante vantaggio competitivo rispetto ai competitor, nessuno dei quali offre il servizio di stampa. Dal punto di vista tecnologico, strumentale a conseguire questi risultati è stata la scelta degli inchiostri a pigmento di Mimaki: –“Questa tecnologia risponde appieno alle nostre esigenze operative. Il processo è semplice, i risultati qualitativi sono elevati, in linea con le esigenze dei nostri clienti, e riusciamo a stampare su tutti i tessuti che abbiamo in gamma, dalla seta alla viscosa fino a fibre miste come viscosa e acetato”, spiega Giamberini.

Il bilancio dei primi mesi di utilizzo della Mimaki TX300P-1800B è, secondo Paolo Giamberini, molto positivo. “Dal punto di vista delle applicazioni, siamo riusciti non solo a raggiungere gli obiettivi iniziali, ma persino ad andare oltre. Accanto alla stampa on demand dei nostri tessuti, molti clienti che hanno sperimentato il nostro servizio di stampa hanno cominciato a chiederci di stampare – con i medesimi motivi – anche tessuti forniti da loro per applicazioni quali, ad esempio, le mascherine protettive. E in un periodo come quello attuale, si tratta certamente di una buona notizia”.

Considerando queste nuove opportunità di business e guardando a scenari futuri, Giamberini conclude: “La Mimaki TX300P-1800B è una soluzione flessibile e polivalente che, secondo le mie stime, ha una potenzialità di produzione di circa 14mila metri all’anno. Al momento, non siamo ancora arrivati a riempirla del tutto, ma bisogna tenere in considerazione due fattori fondamentali: da un lato, essendo una tecnologia completamente nuova per l’azienda, abbiamo dovuto dedicare un po’ di tempo a farla conoscere ai clienti e, dall’altro, l’emergenza COVID-19 ha rallentato l’intero progetto. Inoltre, non avendo ancora avuto l’occasione di presentare ufficialmente il nostro book, siamo convinti che, una volta superata l’emergenza COVID-19, arriveremo a sfruttare appieno le potenzialità di questa macchina e, a quel punto, valuteremo un secondo investimento in questo ambito”.